Verona

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La casa medievale, dotata dello stemma di un cappello, dimora della famiglia Capuleti, ha lasciato sognare qualsiasi coppia avvolta nella loro appassionata storia d’amore, in viaggio a VeronaMaps-icon-small, meta di molti innamorati che vogliono rivivere la magia e la forza della storia sentimentale travagliata per antonomasia di “Giulietta e Romeo”. Con una buona dose di fantasia, ai più sembrerà facile immaginarla affacciata a quel balcone mentre il suo giovane spasimante dei Montecchi la brama dal di sotto, così come Shakespeare ha voluto immortalarli in una delle tragedie più popolari al mondo.

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Proprio per evitare la medesima sorte dei due fiorenti e sfortunati amanti, in tanti accarezzano il seno destro della statua esposta nell’atrio interno della casa-museoMaps-icon-small, raffigurante la giovanissima Giulietta. Una consuetudine che ha fatto sì che nel 2014 la statua orginaria, collocata nel 1972 e realizzata dallo scultore Nereo Costantini nel 1969, sia stata sostituita da una copia, in quanto provata da decenni di contatti dei visitatori. Sulla nuova scultura, comunque, il piccolo foro rimasto aperto proprio sul seno ricorda il “tradizionale gesto portafortuna” che gli innamorati di tutto il mondo ha celebrato.

Altra consuetudine, forse, meno gradevole e per tanto osteggiata nel tempo, era quella di lasciare preghiere strappalacrime o semplici firme sui muri circostanti il teatro di questo “processione amorosa”.  Un pellegrinaggio che tocca molte altre mete, come la casa “fortificata” di RomeoMaps-icon-small, accanto alle Arche ScaligereMaps-icon-small, o il

Arche Scaligere-©Richard, enjoy my life!/flickr.com

sarcofago di marmo rosso che si trova nell’ex convento di San Francesco al Corso, sede del “Museo degli Affreschi “G.B. CavalcaselleMaps-icon-small e ritenuto il sepolcro di Giulietta.

Nell’ “Urbs Marmorea”, nella “Città del marmo” così come viene definita nel Medioevo, visto l’ampio uso della pietra nell’arredo urbano, benchè “Giulietta e Romeo” la consacrino ad una grande attenzione mondiale, sicuramente non manca di altri punti di forza.

L’ “Arena”Maps-icon-small, ad esempio, ovvero l’anfiteatro romano nel cuore del centro storico della città, è una delle architetture ludiche romane con il miglior

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grado di conservazione e più conosicute al mondo insieme al Colosseo di Roma (Lazio) e all’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere ( Caserta – Campania). L’affascinante luogo, largo centodieci metri e lunga centoquaranta, con una sequesnza formata da settantadue doppie arcate in pietra, è proscenio di moltissime manifestazioni internazionali: dal “Festival lirico areniano”, che si tiene ogni estate dal 1913, ma anche le finali del popolare “Festivalbar”, nonché una finale dell’edizione di “Giochi senza frontiere” e le tappe conclusive di due edizioni del “Giro d’Italia”.  L’anfiteatro ospita anche importanti concerti di musica leggera di caratura nazionale ed internazionale.

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