Un fazzoletto di terra di appena 12 km quadrati le cui bellezze potrebbero intrattenere turisti e visitatori per giorni e giorni: this is Pompei, piccolo e famosissimo centro campano, sorto quasi 3mila anni fa ai piedi del Vesuvio, quando nessuno sapeva che quelle fertili pendici appartenessero ad un pericolosissimo vulcano.
Oggi l’agghiacciante scomparsa di un’intera popolazione, rimasta come addormentata sotto una spietata colata di lava nel 79 d.c., è una delle attrazioni più famose al mondo. Soltanto dal 1997 gli scavi di Pompei sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità ma già da tre secoli il sito archeologico attirava visitatori da ogni angolo del pianeta. Tutto è rimasto come in quel drammatico giorno a Pompei, bloccato in un fermo immagine che restituisce all’osservatore spaccati di una quotidianità scomparsa per sempre.
Il biglietto per entrare agli scavi costa appena 11 euro ma la visita del foro, come dei templi, dell’area residenziale come dell’anfiteatro e della necropoli è davvero impagabile. «Visitare Pompei antica – anticipa il sito ufficiale dove si possono trovare tutte le informazioni necessarie circa orari e guide – va ben oltre la passione verso l’arte e la storia, è qualcosa di più profondo che va a toccare corde particolari, in grado di attirare gli amanti del mistero, dei riti e dei culti di popolazioni così lontane da noi nel tempo, ma così vicine fisicamente». Per visitare gli scavi si consigliano scarpe comode, una buona crema solare e un cappello perché le aree riposo e gli angoli ombreggiati sono davvero pochi, inoltre i punti di interesse sono moltissimi e tutti imperdibili.
Leggermente fuori dalla città, sorge un altro sito altrettanto interessante, la cosiddetta Villa dei Misteri. Anche se si è già fatto il pieno di storia e archeologia nell’area principale, scoprire questa straordinaria residenza offre qualcosa in più dal punto di vista artistico grazie alla presenza di affreschi perfettamente preservati. Le immagini raffigurate sono ancora oggetto di studio come l’appartenenza della villa ma gli studiosi hanno buone ragioni di credere che la casa un tempo fosse di Livia, moglie dell’imperatore Augusto, particolarmente devota ai riti dionisiaci.
Facendo un salto in avanti nella storia, un’altra attrazione incredibile è il santuario, immenso eppure incapace di contenere i fedeli in alcune giornate particolari come l’8 maggio e la prima domenica di ottobre, giornate in cui si svolge la supplica alla Madonna. Basilica della Beata Vergine del Rosario di Pompei è il nome completo della struttura sacra nella quale è stato persino realizzato un apposito luogo per benedire le auto. Se avete questa intenzione, guidesmart vi consiglia di partire all’alba perché la fila può essere anche chilometrica. Un po’ per via del turismo un po’ perché in fondo fa parte della tradizione napoletana, le strade di Pompei sono sempre piene di bancarelle e ambulanti presso i quali poter acquistare ricordi e souvenir della città. Comprare nella piccola cittadina campana è facile quanto mangiare dato che gran parte dei locali offrono specialità tipiche, preparate magistralmente dagli abitanti del posto e a buon mercato.