La meravigliosa Sultanahmet camii o Sultan Ahmet camii, conosciuta semplicemente come Moschea Blu di Istanbul, sorge in Piazza Sultanahmet Meydani, proprio davanti alla Basilica di Santa Sofia. E’ un edificio monumentale del XVII secolo costruito per volere del sultano Ahmed I dopo i risultati negativi della guerra con la Persia. Si trova nei pressi del Palazzo bizantino ed è riccamente decorata da splendidi mosaici, il cui colore dominante è l’azzurro: da questo deriva il suo nome.
21.043 maioliche di Iznik, rivestono l’interno dell’edificio e vengono illuminate dalla luce che filtra attraverso le oltre 250 piccole finestre che si aprono sulle pareti e sulla cupola, e che contribuiscono a dare all’ambiente interno un’atmosfera molto suggestiva, quasi magica. Ad ampliare la luce, decine di lampade che scendono dall’alto a formare cerchi di luce particolarmente suggestivi. Inoltre, questa è la moschea con più minareti al mondo, dopo quella della Mecca: ne ha ben 7! Esiste, anche una sorta di piano nobile in questa moschea, dove il secondo piano era riservato in esclusiva al sultano.
Fu la prima moschea imperiale costruita ad Istanbul dopo la moschea di Solimano. Ahmet I utilizzò denaro pubblico, a differenza dei suoi predecessori che innalzarono moschee con il denaro personale.
Fu edificata su parte del sito del Gran Palazzo di Costantinopoli, di fronte alla ora Basilica di Santa Sofia e all’ippodromo, e la cerimonia di apertura avvenne nel 1617.
Alla Moschea blu è permesso ai non musulmani l’ingresso tutti i giorni tranne durante gli orari di preghiera che mutano a seconda della posizione della luna, e possono entrare solo dal cortile che si affaccia sull’Ippodromo, le donne sono invitate a coprirsi il capo con scialle o foulard. Massima discrezione e rispetto del silenzio è uno dei principi basilari quando si visita l’interno di un luogo di culto. Ed infine le scarpe vanno obbligatoriamente lasciate fuori dalla moschea in appositi ripiani.