Minturno

Minturno ha caratteristiche invidiabili. Il suo territorio comprende sfaccettature assai peculiari. Prima tra tutte si apre sul Golfo di Gaeta con una suggestiva vista sul promontorio di Punta Stendardo che, nelle giornate limpide, consente di estendersi fino alle isole Ponziane e finanche all’isola di Ischia.

Ponte Real Ferdinando II di Borbone sul Garigliano

Ma mare a parte MinturnoMaps-icon-small racchiude gelosamente trai suoi confini, segnati dal fiume Garigliano dove si erge il Ponte Real Ferdinando II di Borbone sul Garigliano o semplicemente Ponte BorbonicoMaps-icon-small inaugurato nel 1832 dal Re Ferdinando II e dal Parco Riviera di UlisseMaps-icon-small, nella parte dell’area protetta di Gianola e monte di Scauri dove si trova ancora la Torre dei MoliniMaps-icon-small e poco distante dai resti del muro perimetrale della cartiera di Scauri, che produceva fogli pregiati per la calcografia e la stamperia reale, ed infine le mura dell’Antica Pirae, una ricchezza storico-archeologica invidiabile.

Da sottolineare che il ponte Borbonico fu il primo realizzato in Italia, con tiraggi a catene di ferro.

Chiesa S.Pietro Apostolo

Chiese risalenti anche all’XI secolo, come la cattedrale di San PietroMaps-icon-small nel centro storico di Minturno, ma anche la chiesa di San FrancescoMaps-icon-small, e quella dell’AnnunziataMaps-icon-small. Per non parlare del Castello BaronaleMaps-icon-small del IX sec., a pochi passi dal palazzo MunicipaleMaps-icon-small dove soggiornarono, San Tommaso d’Aquino, Isabella Colonna e Giulia Gonzaga.

Ad attirare studiosi e appassionati, però, soprattutto il comprensorio archeologico dell’antica MinturnaeMaps-icon-small dove spicca su tutto il teatro

Comprensorio Archeologico Minturnae

romano del I secolo. La città e  colonia romana dedotta di Minturnae, ebbe una notevole importanza commerciale durante l’età imperiale fino al XI sec. DC, quando gli abitanti si trasferirono sulla collina dove sorse il borgo denominato “Traetto”. All’interno del comprensorio archeologico, si possono ammirare oltre al teatro romano, il castrum (296 a.C.), le terme (II sec a.C.), il capitolium ( II sec a.C.), templi, macellum ed il foro repubblicano ( II sec a.C.), la via Appia, Tabernae, Acquedotto, e Antiquarium.

Poco distante dal comprensorio ad incrociarsi con la “attuale” via Appia si possono ammirare le maestose arcate dell’acquedotto romano, un tempo lungo ben undici chilometri.

Acquedotto romano

Minturno si divide in varie frazioni, la principale è Scauri dove si trovano i resti della villa del console romano Marco Emilio Scauro dal quale la località prende il nome.

Il litorale inoltre è l’ideale per il windsurf ed il surf, per la vela e la subaquea grazie alla presenza di fondali sabbiosi e rocciosi, ricchi di fauna e flora. Le caratteristiche territoriali del piccolo Comune aurunco, negli anni, hanno richiamato numerosi turisti che la scelgono soprattutto come meta turistico-balneare.

Oltre alla lunga spiaggia centrale molto frequentata durante la bella stagione, in un luogo abbastanza isolato si trova la “Spiaggia dei Sassolini“, inserita nell’area del parco regionale Riviera di Ulisse, hanno luogo, in alcuni periodi dell’anno, di numerose manifestazioni enogastronomiche.

Da non perdere la sagra delle Regne, la festa del raccolto istituita in epoca romana, dedicata alla Madonna delle Grazie, che si celebra la seconda domenica di luglio.

L’enogastronomia di Minturno ha una connotazione marinara-collinare, in questo contesto primeggiano piatti a base di pesce e minestre di legumi, salumi, olive, vino, i formaggi a forma cilindrica chiamate “marzoline”, e vista la vicinanza con la regione Campania la ricercata mozzarella di bufala.

 

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