La sinagoga di Sofia è situata nel centro della capitale bulgara, accanto al mercato generale; è la più grande dell’ Europa dell’ Est e la terza più grande d’ Europa ( è in grado di ospitare durante il culto più di 1300 fedeli ). Costruita tra il 1905 e il 1909, in stile neomoresco, è preceduta per l’ ampiezza delle dimensioni solamente dalla Sinagoga portoghese di Amsterdam.
Curiosità sulla costruzione e l’ architettura
Verso la fine dell’Ottocento, la comunità ebraica di Sofia avvertì l’ esigenza di riunirsi in un luogo di culto più ampio, che stesse al passo del proprio incremento demografico; allora per il progetto fu incaricato l’austriaco Friedrich Grünanger, il più famoso architetto all’ opera in Bulgaria in quel momento. Dopo 4 anni di lavori, nel 1909 avviene l’ inaugurazione della Sinagoga al cospetto del Re Ferdinando I di Bulgaria.
Realizzata in stile neomoresco – una moda molto diffusa nell’architettura delle sinagoghe di quel tempo – la sinagoga di Sofia, è sicuramente uno degli
edifici religiosi più originali della città, effetto dovuto sicuramente anche alle sue variopinte cupole e le torri. Ha una pianta quadrata con una grande cupola centrale, quattro cupolette agli angoli, e due alte torrette a minareto sul lato d’ingresso. Le facciate policrome sui quattro lati presentano un’ alternanza di mura a strisce bianche e rosse, intervallate da ampi finestroni.
La tradizione bulgara sinagogale vuole che l’ accesso all’ edificio si abbia attraverso un grande cortile (il costo è di 4 leva), che separa l’ingresso dalla strada; altri due ingressi, uno monumentale sulla via e uno più piccolo dal cortile, conducono al matroneo.
All’interno ammirerete… l’alta cupola centrale è sorretta da quattro pilastri con colonne in marmo di Carrara, affreschi decorativi policromi e mosaici veneziani, l’enorme lampadario di 1,7 tonnellate, fatto realizzare a Vienna e addirittura considerato il più imponente di tutti i Balcani!
Stato attuale della Sinagoga
Grazie al contributo della Fondazione Doron di Israele e del World Monuments Fund, è dal 2001 che è stato avviato un massiccio restauro dell’ edificio per restituirgli lo splendore originario, non intaccato con atti distruttivi durante l’ Olocausto, ma seriamente danneggiato dai bombardamenti del 1944, durante i quali andarono in rovina le vetrate colorate e persa quasi la totalità della collezione di testi della biblioteca.
Nell’ edificio è ospitata anche dal 1992 un museo sulla storia degli ebrei in Bulgaria, con l’ esposizione della mostra documentaria (“The Rescue of the Bulgarian Jews 1941-1944”).