L’Hermitage di San Pietroburgo

Al di là delle splendide bellezze architettoniche che San Pietroburgo offre e che costituiscono uno dei motivi per cui questa città merita di essere

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scoperta, il vostro itinerario non potrà che prevedere come prima tappa il Museo di Stato dell’ErmitageMaps-icon-small. Questo polo museale, situato sul lungoneva del Palazzo, è uno dei più importanti, prestigiosi ed estesi a livello mondiale. Vi basti pensare al fatto che nelle innumerevoli sale che lo compongono vi sono esposti più di 60mila pezzi su 3 milioni di pezzi conservati, e che letteralmente, raccontano la storia dell’uomo dalle origini fino al secolo scorso.
In origine l’edificio, progettato dall’architetto Bartolomeo Rastrelli, faceva parte della reggia imperiale che ospitò per due secoli le famiglie degli zar Romanov, prima della rivoluzione d’ottobre.

Una particolarità del Museo dell’Ermitage che dovete avere ben presente già prima di partire per San Pietroburgo è il fatto che esso si sviluppa non solo in tantissime sale, ma anche in diversi edifici della città, che sono anch’essi tutti da scoprire. Senza dubbio in questo senso quello che vi colpirà di

Palazzo d’inverno-©jorisamonen/pixabay.com

più è il Palazzo d’InvernoMaps-icon-small, eretto per la Zarina Elisabetta di Russia, è un vero e proprio esempio di stile barocco con una facciata esterna di color verde smeraldo contornata da colonne bianche, capace di ammaliare qualsiasi viaggiatore.

Ma a parte gli accenni storici, quali sono le opere più importanti che avrete modo di vedere al Museo dell’Ermitage per quel che concerne la pittura? Senza dubbio tra i nomi da citare vi sono Van Gogh, Cezanne, Picasso, Caravaggio, Canova, Leonardo Da Vinci, Gauguin,Matisse, Renoir, Rembrandt, Tiziano. Come potete intuire la visita a questo polo museale è una di quelle esperienze capaci di rimanere indimenticabili anche a distanza di anni.

L’espansione della collezione è dovuta all’apporto della sovrana Caterina la Grande, amante e patrocinante dell’arte. Fu Diderot ed altri illustri esperti europei a consigliare la zarina, che acquistò più di 2000 dipinti. In seguito altre opere si aggiunsero grazie a donazioni ed acquisti da parte di altri sovrani.

Il governo sovietico dopo la rivoluzione Russa, per ottenere valuta, decise di vendere ai musei di New York, Washington e Amsterdam alcuni pezzi.

Per info hermitage.org

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