Mentre in Europa le località turistiche sono sold out e fanno a gara a chi accoglie più visitatori, in alcune città, province o regioni italiane si va controtendenza, come successo a Venezia, che ha chiuso il centro con dei tornelli, anche l’Alto-Adige sta cercando di seguire questa linea, ovvero imponendo un tetto al numero di visitatori nel tentativo di prevenire l’overtourism.
Era stato approvato lo scorso settembre dalla giunta provinciale di Bolzano il nuovo provvedimento sui tetti ai posti letto, con l’estensione delle limitazioni anche a bed & breakfast e agriturismo.
Nel 2022 in Alto Adige si sono registrate oltre 34,4 milioni di presenze, ovvero il 2,1 percento in più rispetto al 2019, ultimo anno prima della crisi dovuta al Coronavirus. Mentre i pernottamenti in alberghi erano ancora leggermente al di sotto del livello pre-crisi, si è registrato un notevole aumento per gli esercizi extra-alberghieri, quali agriturismi, campeggi e alloggi privati.
“Abbiamo fissato dei limiti massimi come la somma di tutte le opportunità di pernottamento, il numero dei posti letto per ogni singolo comune, salvo diritti già acquisiti, non può più essere aumentato”. Il limite è di 34 milioni, ovvero le presenze turistiche raggiunte in Alto Adige nel 2019. “In questo modo il turista starà meglio, avrà un’offerta di qualità e staranno meglio anche i residenti”. A dichiararlo è Arnold Schuler, responsabile del turismo nella provincia, e continua”Il settore turistico è molto importante per noi, per i posti di lavoro e per l’economia, ma avevamo raggiunto il limite, quindi abbiamo preso queste misure per garantire una migliore gestione del flusso di persone e per garantire l’alloggio ai turisti”,”la regione aveva ‘raggiunto il limite’ di ciò che poteva sopportare”.
Il Trentino Alto Adige, è una delle porte d’accesso più conosciute alle dolomiti: i turisti accorrono per le spettacolari cime scoscese, i laghi glaciali da sogno e le graziose cittadine tirolesi.
“I visitatori vengono qui per fare escursioni e vedere posti bellissimi, non per trovarsi in un ingorgo”, ha detto.
Dal 2021 poi, l’accesso in auto al Lago di Braies (o Pragser Wildsee) in alta stagione è solo su prenotazione.
“Per andare al lago bisogna registrarsi, ma in questo modo l’accesso è garantito e non ci sono troppe persone”, spiega Schuler. “Ma anche tutti quelli che ci vanno possono vedere il lago”.
Anche l’accesso all’Alpe di Siusi è stato precedentemente limitato. La strada che porta all’altopiano è chiusa ai veicoli privati tra le 9.00 e le 17.00: chi vuole viaggiare deve usare i mezzi pubblici. Sono esentati i residenti e coloro che hanno prenotato un albergo sull’altopiano.
“Non sono contenti solo gli abitanti del luogo, ma anche i turisti che hanno meno problemi di accesso, hanno un parcheggio e possono trovare un posto dove mangiare”.
Il provvedimento vuole tutelare il patrimonio naturalistico della zona e allo stesso tempo, tenere sotto controllo gli affitti. Non ci sarà quindi nessuna limitazione per i visitatori che sono interessati a trascorrere una giornata in Alto Adige senza pernottare, al contrario di quanto accade a Venezia.