La Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato

La Chiesa del Salvatore sul Sangue VersatoMaps-icon-small è un iconico luogo, una delle maggiori attrattive per i turisti che visitano la città

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di San Pietroburgo. La sua edificazione, sulla riva del canale Gribaedova, prese il via nel 1883 e terminò nel 1907, e l’idea fu quella di costruire un edificio che ricordasse la Cattedrale di San Basilio a Mosca.

Se vi state domandando come mai questa cattedrale sia conosciuta con il nome di Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, la risposta va ricercata nella storia russa: in questo luogo trovò la morte, in seguito ad un attentato, lo Zar Alessandro II. A volere la costruzione di un luogo di culto che ricordasse tale tragico evento fu suo figlio, Alessandro III.

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Tuttavia la Rivoluzione d’Ottobre prima e l’avvento di Stalin negli anni ’30, portarono alla chiusura di questo come di qualsiasi altro luogo di natura religiosa, e rischiò di essere disassemblata durante il periodo sovietico. Questo luogo fu depredato e saccheggiato pesantemente, e divenne, durante l’assedio dei tedeschi nella seconda guerra mondiale, addirittura una sorta di deposito, e di obitorio, subendo un costante deterioramento.

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La chiesa oggi è l’unico monumento sopravvissuto in onore di Alessandro II, ed è fortunatamente tornata agli antichi splendori.  Si può quindi ammirarla a partire dall’esterno, con le sue caratteristiche “5 cupole a cipolla”, con circa 1000 metri quadri della loro superficie decorati, senza però dimenticare l’interno, che si caratterizza per la presenza di mosaici che rendono le sue pareti qualcosa di unico ed inimitabile al mondo. A progettare i suoi interni furono i più importanti progettisti russi dell’epoca, tra questi Vasnecov, Nesterov e Vrubel’, e Parland.

E’ ricoperta di oltre 7000 metri quadri di mosaico, con smalti variopinti, piastrelle di ceramica e di vetro colorato, architravi ornamentali, con il campanile decorato con gli stemmi di città e regioni dell’impero russo riprodotti in mosaico.

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