Kortezubi è un comune spagnolo di appena 363 abitanti situato nella comunità autonoma dei Pesi Baschi, nella provincia della Biscaglia. Pur essendo più piccolo di un quartiere, esso vanta due attrazioni straordinarie: le antichissime grotte di Santimamiñe, i cui resti scoperti nel 1916 risalgono ad un’epoca compresa tra il Paleolitico e i primi insediamenti romani, e Oma.
Le immagini di arte rupestre, in particolare i cavalli e i bisonti, rinvenute sulle pareti rocciose di Kortezubi sono tra le più famose al mondo tanto che è possibile trovarle in gran parte dei manuali di storia dei paesi più disparati. Altrettanto importanti sono i resti e gli utensili rinvenuti nelle varie grotte. Entrambi i siti si trovano inoltre nel parco di Urdaibai, riserva della biosfera dal 1984.
In pochi lo conoscono ma, per chi c’è stato, si è sicuramente trattato di un’esperienza indimenticabile, il bosco di Oma è infatti una delle più straordinarie opere di land art in Europa.
Al termine di una piacevole passeggiata tra i boschi (si consigliano scarpe comode, meglio se da trekking) si viene infatti totalmente immersi in un capolavoro nel quale la mano della natura, con i suoi alberi e le sue rocce, si fonde con quella dell’uomo.
La bizzarra ma incredibilmente felice idea venne nel 1984 all’artista Agustín Ibarrola che decise di trattare la foresta come fosse una tela bianca. I disegni, coinvolgono decine di alberi che diventano uno straordinario unicum se osservati in un punto specifico indicato, naturalmente, con cartelli e segnaletica. Coloratissime, fantasiose e ispirate all’arte rupestre, le opere non hanno sempre un significato immediato e inducono i visitatori a discutere e a confrontarsi.
Ogni singola linea, che guardata singolarmente non significa nulla, risulta essere infatti la parte di un insieme straordinario ed è anche per questo se si parla di “Bosco incantato di Oma”.