Ultimo comune della Provincia di Frosinone e della Regione Lazio, San Vittore è crocevia di tre Regioni: Lazio, Campania Molise. Poco più di 2.500 anime, la cittadina è adagiata sulla parte bassa, circa 200 metri di altitudine delle pendici di Monte Sammucro, massiccio alto circa 1.200 metri s.l.m.
Ancora oggi conserva importanti resti degli antichi popoli che hanno abitato il territorio dominando i traffici per via della sua centralità. Le mura megalitiche sul massiccio di monte Sammucro risalenti al IV secolo a. Cristo sono assolutamente da vedere. Possenti massi posti in opera senza malta attraversano uno dei migliori esempi di macchia mediterranea popolata da
esemplari di picchio, upupa, scoiattoli, ghiri, cinghiali, raramente ma accade anche di avvistare caprioli. Questa fortificazione di circa quattro chilometri e mezzo racchiudeva un villaggio fortificato durante le ultime guerre sannitiche quando Roma occupa definitivamente la zona nel 297 a.C. dopo la conquista di Interamna Lirenas.
Una centralità il cui valore non è stato mai perso, neanche nel Medioevo quando
sul territorio comunale i monaci Greci di vocazione Basiliana costruiscono attorno al 1100 l’imponente chiesa di San Nicola di Mira che conserva un unicum del panorama artistico medievale. L’affresco all’interno raffigurata la vita e il martirio di Santa Margherita di Antiochia. Una vera gemma. Numerosi i ritrovamenti archeologici in zona ma uno in particolare ha avuto e sta avendo un ribalta internazionale: la spada di San Vittore, un ex voto che un soldato ha lasciato in quello che un tempo doveva essere un tempio. L’importanza del reperto sta anche nel fatto che, oltre allo stemma di Alessandro Magno, è l’oggetto più antico ritrovato su cui è incisa la parola Roma.
Importante è la produzione olearia. San Vittore è ricco di uliveti e ha diversi frantoi dove è possibile acquistare direttamente l’extra vergine di oliva. Il più antico e rinomato è il frantoio Saroli. Non mancano i piatti tipici e locali dove degustarli; tra questi l’agriturismo La Sorgente che si contraddistingue per la cucina tradizionale e le tante paste fatte a mano e cucinate con verdure e ortaggi di stagione.