Torre Colimena è una frazione di Manduria in provincia di Taranto. Oggi è un villaggio di pescatori che divide i propri spazi tra la Palude del Conte, un’area umida che ha il privilegio di essere luogo prescelto per la nidificazione dei fenicotteri rosa, e un centro turistico serale che mantiene il fascino pasoliniano delle architetture spontanee e dei locali e esercizi commerciali ricavati spesso nelle vecchie rimesse delle barche.
A darle il nome è la torre del XV secolo una delle tante costruite da Carlo V re di Spagna per proteggere il Salento dopo l’invasione dei turchi del 1480. Fortezza militare che poco fece nel 1547 quando un locale convertitosi all’Islam, tale Khria, approdò con cinque velieri e cento pirati turchi per poi devastare e saccheggiare i territori di Manduria e Avetrana. Ma la torre, come nelle migliori favole, ci conduce ad una principessa. Difatti un operetta teatrale spagnola del XVI secolo ci racconta della pricipessa Colimena, figlia di un re Andaluso, che venne rapita e rinchiusa in una torre solitaria. Tra le tante una ipotesi fantasiosa e molto romantica ma che senza dubbio ben si sposa con l’anima stessa del luogo di pirati, fenicotteri e giorni infiniti passati ad ascoltare i racconti dei pescatori.
E in questa porzione di Salento al confine della terra di Taranto il mare piano scompare per dar spazio alle Serre e poi alla Murgia. Da queste terre, fatte di colline e doline carsiche, proviene una cultura alimentare differente da quella del mare. Non a caso proprio al centro di Torre Colimena c’è un fornello ovvero una macelleria con braciere pronto per l’uso; è dal 1971 che la Macelleria-Braceria Fanuli sceglie le migliori carni di puglia per offrirle ai turisti e agli avventori locali, primi turisti di questa terra.