L’abbazia e le battaglie per lo sfondamento della linea Gustav durante la seconda guerra Mondiale, hanno dato e danno ancora notorietà di Cassino in tutto il mondo.
La seconda città per abitanti della provincia di Frosinone sorge alle pendici del suo omonimo Monte dove nel 520 San Benedetto realizzò la sua prima e più importante Abbazia che ancora oggi è considerata la casa del Santo Patrono d’Europa. Le origini dell’abbazia, quindi coincidono con l’inizio della comunità monastica dei Benedettini.
Un luogo sacro distrutto ben quattro volte, prima dai Longobardi, poi dai Saraceni, successivamente da un terremoto e, infine, dalle bombe degli alleati impegnati nello sfondamento della linea Gustav nel corso del secondo conflitto Mondiale. Sempre ricostruito, il più celere monumento della città Martire conserva ancora nella sua ricchissima biblioteca preziosissimi documenti storici.
Punto strategico per il centro Italia, Cassino è equidistante da Roma e Napoli, circa centro chilometri, facilmente percorribili grazie all’autostrada del Sole.
A forte vocazione commerciale, il centro cittadino, che non ha nessun edificio più antico di 70 anni, è ricco di negozi e attività commerciali di vario genere. Conserva inoltre una splendida villa comunale, solcata da due rami del fiume Gari le cui acque nascono nei pressi della Chiesa Cattedrale. Percorrendo il fiume, dopo poco più di un chilometro si arriva in un’altra area verde e lussureggiante, le Terme Varroniane in cui il Gari si congiunge con il fiume Rapido aumentando notevolmente di portata. Buona parte del Gari è navigabile con canoe fino alla villa Comunale.
Patrimonio di Cassino è la sua triste storia legata al secondo conflitto Mondiale. Il 15 marzo del 1944 la città, subì la stessa sorte dell’abbazia già distrutta a Febbraio: venne completamente rasa al suolo. Dopo i bombardamenti, il muro più alto non superava il metro di altezza. Lo sfondamento della linea Gustav costò 54mila perdite alleate e 20mila tedesche, vittime che riposano nei tre cimiteri monumentali militari presenti sul territorio, quello polacco a Montecassino, quello inglese a Sant’Angelo in Theodice e quello tedesco a Caira. Proprio la triste storia bellica è diventato volano di turismo. Associazioni culturali tra le quali Associazione Linea Gustav (www.gustavline.it), sono impegnate nella promozione della storia bellica dei luoghi, unitamente alla presenza a Cassino di un museo multimediale nel quale si ricostruisce tutti gli eventi avvenuti nei mesi dei combattimenti.
A Cassino, inoltre è esteso anche il parco archeologico con resti romani sopravvissuto ai bombardamenti. Un teatro, un anfiteatro, ma anche la tomba di Ummidia Quadratilla, la nobildonna romana vissuta nell’antica Casinum. Inoltre nel museo archeologico è conservata la spada di Alessandro Magno, non l’arma del condottiero macedone, ma una spada che porta la sua effige ed è l’oggetto più antico che si conosca su cui è stampato il nome di Roma.
Gli amanti della buona cucina non rimarranno delusi, in particolar modo se sono affezionati a ricette povere e ma ricche di legumi, non a caso il piatto più noto è “tagliariegli e fasul”. I prodotti del maiale hanno il loro peso come l’influenza della cucina Campana.