45280586È il Comune delle tradizioni ItriMaps-icon-small, città dove a cadenza mensile c’è almeno una ricorrenza per cui varrebbe la pena farvi visita: i fuochi di San Giuseppe il 19 marzo, la cosiddetta Infiorata in occasione del Corpus Domini il 2 giugno, la Festa della Madonna della Civita il 21 luglio e una miriade di appuntamenti minori in cui si celebra il folclore popolare. Itri, località collinare di quasi 11 mila abitanti sita nel sudpontino (LT), è conosciuta soprattutto per l’incantevole castelloMaps-icon-small, simbolo della città e testimone della sua ricchezza nel periodo medievale. Ogni angolo della mastodontica struttura, racchiude una leggenda o la testimonianza di un sanguinoso scontro come quello che vide protagonisti i Briganti, le cui gesta oggi sono narrate e custodite nel più importante museo della città. Il museo del brigantaggioMaps-icon-small infatti custodisce reperti storici e cimeli dell’epoca dei briganti. Itri, il cui nome è ancora a tratti un mistero (forse legato alla voce latina “Iter” che significa viaggio), è infatti anche conosciuta come la città dei briganti e di Frà Diavolo, un vero e proprio eroe popolare secondo certa memorialistica che guidò la rivolta sanfedista antifrancese.

Santuario civita1Festività – Un altro simbolo della città è il Santuario della Civita Maps-icon-small, casa della patrona del paese, situato sulla sommità del monte Fusco e meta di un intensissimo turismo religioso dai comuni limitrofi e dalle altre città della Regione. Per celebrare la Madonna a Itri si tengono ogni anno, dal 20 al 22 luglio, tre giorni di festeggiamenti che attraggono migliaia di persone. La festa della Civita, infatti, non è una ricorrenza soltanto per gli itrani ma anche per tutti i paesi del circondario che da sempre sono devoti alla Madonna e il giorno della ricorrenza vengono in massa a partecipare alla sacra processione. Il 21 luglio è anche l’occasione per gli emigrati di tornare al paese di origine e per i giovani di ballare tutta la notte perché, ogni anno, viene organizzato un importante concerto con un big della musica italiana.

Fuochi San Giuseppe-Giuseppe Miele/guidesmart

Un momento particolarmente atteso è, infine, il 19 marzo quando, in occasione dei fuochi di San Giuseppe, in ogni contrada si accendono enormi pire e si degustano specialità tipiche come le zeppole (gustosi dolci fritti). Una tradizione antichissima che vedeva ogni rione della città impegnato a realizzare un falò, il più alto e più consistente possibile, in modo che il fuoco potesse sprigionare al massimo la propria forza e vincere simbolicamente la gara con gli altri rioni.

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