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La “Parigi del Nord”. Un soprannome tanto bello e intrigante, quanto apparentemente difficile da sostenere per Varsavia, la capitale della Polonia, che negli ultimi anni sta scalando vertiginosamente le tappe come meta continentale da visitare. Un giro turistico a Varsavia non è una cattiva idea, è una città che riassume la storia della polonia in modo esemplare.
Palazzoni giganteschi (costruito negli anni ’50 e alto 230 metri, il palazzo della Cultura e della Scienza, disegnato da Stalin è ubicato al centro del quartiere finanziario), strade lunghe e chilometriche contornate da verde, pulizia ai massimi livelli di una città che è riuscita a risalire la china dopo l’ultimo conflitto bellico, affacciandosi tra le location più ammirate dell’intero panorama europeo e non solo.
Un clima freddo ma sopportabile (meglio andarci tra primavera ed estate, comunque) con tanti luoghi da vedere. Primo fra tutti la città vecchia ,“Lo Stare Miasto”, fra i posti del patrimonio mondiale dell’Unesco e il suo cuore principale è la Piazza del Mercato, animata nel periodo soprattutto estivo da artisti di strada: la curiosità è la statua della Sirenetta, gemella minore della danese Copenaghen.
Nel suo programma di viaggio il turista non può fare a meno di visitare la Piazza del Castello, che deve il nome al castello reale (Zamek, ndr), con la colonna con in cima la statua di Sigismondo Wasa, che porta alla strada lunga 4 km che arriva direttamente a Park Lazienki, il giardino colorato di fiori e di colori con il monumento a Chopin, (il Castello sull’acqua, formano uno scenario incantevole dove è possibile girare con le barchette locali) che era la residenza estiva dell’ultimo re polacco Stanislao II.
Per fare un passo indietro con la storia vale la pena fare una camminata sia nel “ghetto” ebraico con il muro alto tre metri e ricoperto di filo spinato, e la Via delle Memoria, che in quello di Praga. Quest’ultimo è l’insediamento più antico di Varsavia, incorporato alla città alla fine del XVIII secolo, sorge sulla sponda destra del fiume Vistola. Sopravvissuto ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, oggi sta avendo una
riqualificazione grazie alla presenza di numerose attività commerciali teatri e gallerie.
Da non perdere la città nuova con il monumento dedicato alla rivolta, la tomba del milite ignoto. Altri punti d’interesse sono Castello di Wilanow, il sontuoso edificio dell’opera, il museo nazionale, il museo di Chopin, o il Barbacane l’antica struttura difensiva della città, ed infine il Palazzo Staszic con la statua di Copernico allocata a pochi metri dall’ingresso.
Il cibo? Da provare assolutamente i piatti tipici, il celeberrimo Pierogi, il tipico raviolone a forma di
mezzaluna (squisito quello ripieno di mirtilli o di noci con la salsa di frutti di bosco), la zuppa a base di barbabietola “Barszcz” da gustare spendendo cifre veramente economiche. Oppure zuppe, aringhe, bigos a base di crauti, carne e spezie, zurek (zuppa di segale fermentata servita in una ciotola di pane), focaccine di patate, cavolo farcito etc.
Un mix di qualità-prezzo perfetto.