«Terra di castelli arroccati e città incantate, di medievale e moderno, ma anche fado, una fantastica cucina di pesce e spiagge tutte da esplorare». Così l’autore Regist Dt Luis, imprime la sue impressioni di Portogallo in una frase da copertina. Oltre ad offrire panorami incredibili, sapori, palazzi e scorci di storia, il versante occidentale della penisola iberica è anche la meta perfetta per un viaggio on the road. La proposta di guidesmart è un tour di una settimana e mezza in auto per un itinerario di 300 km alla scoperta di sei città: Oporto, Aveiro, Figueira Da Foz, Lisbona, Sintra e Peniche.
Data la presenza di una tratta Ryanair low cost, la scelta della prima tappa ricade su Oporto, cittadina incantevole e visitabile in un weekend, al termine del quale consigliamo di noleggiare una vettura per proseguire il viaggio liberamente. Da vedere, nella cosiddetta capitale del Nord, c’è moltissimo ma in effetti ciò che rimane impresso al visitatore, oltre ai caratteristici azulejos (piastrelle di ceramica), sono impressioni fugaci: gli scorci, i panorami, la natura che si incontra (e talvolta scontra) con l’opera dell’uomo negli angoli di una cittadina a misura di uomo nonostante i suoi 1.700.000 abitanti.
Imperdibile l’escursione sul Douro, a bordo di un confortevole battello che passa sotto i due ponti in ferro caratteristici della città, il Dom Luìs I (a due livelli) ed il Maria Pia (progettato da Gustave Eiffel). Seconda tappa obbligatoria, la degustazione del tradizionale Porto, uno dei vini liquorosi più famosi al mondo. Sorseggiarlo nelle cantine tipiche tra musica e balli, accompagnandolo magari con un delizioso pastel de nata (pasta sfoglia con ripieno di crema all’uovo) o degustarlo con vista fiume nelle ore serali, quando i localetti forniscono ai clienti anche delle calde copertine per trovare riparo dall’aria pungente, è un’esperienza unica.
C’è poi il Mercado do Bolhao, per lo più vivo al mattino, che si presenta come un bastione fatto di frutta fiori e pesce fresco. In una struttura all’apparenza fatiscente, si possono scegliere sul banco quali prodotti assaggiare e farseli preparare a prezzi stracciati.
Noleggiata un’auto a diesel (la differenza di prezzo rispetto alla benzina è di quasi 50 centesimi) e non senza prima essersi armati di un navigatore aggiornato, il tour prevede una ripartenza in
direzione sud con una prima sosta ad Aveiro. Conosciuta come la Venezia del Portogallo per gli innumerevoli canali che la attraversano e per le cassettine variopinte, è un comune di oltre 70mila abitanti facilmente visitabile a piedi o in sella ad una due ruote. Quest’ultima è la soluzione più funzionale anche per via dell’ottimo servizio di bike sharing e dei percorsi ciclabili, curati e disseminati un po’ ovunque, anche sui ponti o lungo i vari canali. Giusto il tempo di una pausa relax e, se si vuole rispettare la tabella di marcia, è già tempo di rimettersi in marcia.
In poco più di un’ora di guida si arriva a Figueira Da Foz la cui scelta non è dettata soltanto dal sua ubicazione, esattamente a metà strada tra Porto e Lisbona, ma da una serie di sorprese in grado di lasciare a bocca aperta anche il visitatore meno sensibile. Da gran parte degli alberghi del litorale si può infatti ammirare, ancor meglio se sul far della sera, l’imponenza delle onde dell’oceano che si infrangono incessantemente contro la scogliera. E lo spettacolo si fa più interessante se si capita in zona nei giorni di bassa marea quando il ritiro delle acque oceaniche mette a nudo centinaia e centinaia di metri di fondale marino.
Tra scogli, granchi enormi (vera e propria specialità della cucina locale) e suggestive caverne si tratta di uno spettacolo senza eguali. Per chiudere in bellezza la giornata a Figueira Da Foz, si possono poi visitare le altre spiagge, enormi distese desertiche al confine delle quali cavalloni alti anche diversi metri fanno impazzire sportivi e surfisti. E se si arriva in zona alla fine del mese di luglio, non si può mancare al Festival Pirata de Buarcos che si tiene ogni anno nel cuore dell’estate tra abiti e arredi medievali e sapori tipici.